“Hygge” è un sostantivo della lingua danese e norvegese impiegato per definire un sentimento, un’atmosfera sociale, un’azione correlata al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità. Quindi cosa centra il tè con tutto questo?
Preparare il tè
“È come quando in autunno, respirando profondamente, è ancora possibile avvertire nell’aria la presenza dell’estate o la sensazione di quando si suona uno strumento musicale e, fermandosi all’improvviso, per qualche lungo istante si continua a percepire la musica che risuona nello spazio.”
Alcuni dei punti fondamentali dell’hygge, secondo il manifesto di Meik Wiking, sono contornati dalla presenza di un infuso caldo stretto in mano. Cercando su internet questo termine troverai un sacco di immagini di tazze fumanti di tè accompagnate da dei dolcetti. La cerimonia del tè per me è un momento di pace, per staccarmi dal caos della giornata di lavoro e respirare per qualche momento.
“Se ti chiedono qual è l’essenza della cerimonia del tè, rispondi che è il suono del vento che soffia tra i pini di un dipinto.” Sen Sotan, maestro del tè.
Per me i momenti più hyggelig sono sempre stati con qualche amico, con giochi in scatola o chiacchierando e bevendo una buona tazza di tè con qualche snack dolce e salato.
Il manifesto della Hygge
Seguendo le 10 regole del libro “Hygge, la via danese alla felicità” ho creato il mio “Hyggekrog“, cioè il posto sicuro dove creare la magia: la mia sala da tè, il Night-tea.
Gli ingredienti sono pochi:
- Un ambiente accogliente con tavolini, sedie comode e una musica rilassante;
- Una buona selezione di tè sfusi e bevande più “cozy“;
- Sandwich salati, scones e alzatine piene di dolcetti.
Quest’idea poi si può applicare ad altre mille varianti come un bel picnic in primavera o un rinfrescante iced-tea in estate!
Ricordate: “è sempre l’ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze…” by il Cappellaio Matto.